Esplode il caos all’interno dei grillini. Il capo di Rousseau: “Non rendiconta da dicembre 2019”. La lite divampa su Facebook
TERAMO – A pochi giorni da un test elettorale nazionale che potrebbe dire molto sul futuro del CinqueStelle, il Movimento si trova ancora al centro delle polemiche, che stavolta riguardano da vicinissimo anche il parlamentare teramano Fabio Berardini: secondo quanto riferisce il senatore indipendente ex pentastellato, Gianluigi Paragone, Berardini sarebbe autosospeso dal M5S assieme adl altri due parlamentari Carlo Ugo De Girolamo e Paolo Romano. Il motivo lo ricorda Paragone stesso: la resa dei conti contro i parlamentari iscritti ‘morosi’, ovvero accusati di non aver restituito al Movimento del loro stipendio da deputati (il compianto Riccardo Mercant, scomparso ieri nell’incidente stradale, da consigliere regionale, tanto per fare un esempio, aveva restituito al Movimento qualcosa come oltre 143mila euro…).
Secondo quanto riferito da Paragone – ma sul profilo Fb personale Berardini, che pure critica questa ‘resa dei conti’ interna, a chi gli chiede perchè non ha restituito il denaro non risponde – è stato Davide Casaleggio in persona, il gestore della piattaforma Rousseau, a puntare il dito contro Berardini e gli altri due evidenziando come “Berardini e De Girolamo non rendicontano dal mese di dicembre 2019, Romano dal mese di agosto 2019”, ribadendo poi come gli “impegni presi vadano onorati”. Una polemice sta infuocando il web da questa mattina, trascinandosi da ore, con botta risposta continua, coinvolgendo il mondo Pentastellato, con altri esponenti grillini a criticare il presidente della Rousseau e lo stesso Berardini a ricordare come il sito ufficiale del M5S e la piattaforma siano cose separate ma soprattutto che Casaleggio non è il capo politico di M5S.
Proprio per questo motivo, Berardini e gli altri due deputati, ritenendo gravissima l’accusa e la situazione, hanno deciso di autosospendersi e altri 30 starebbero per lasciare il Movimento.